Night Sessions

DEISON

(CD, Silentes Minimal Editions, 2011)

NIGHT SESSIONS ON CHAIN DLK

Many out there, probably can’t remember Cristiano Deison played keyboards and samplers for Meathead, later he started his own solo carrier which among other things has brought him to cross his knobs with KK Null and to share a split with Thurston Moore. Does he need international credits to have more credibility? No way! Maybe it has probably helped him to reach a broader audience, above all his wonderful collaboration with KK Null, but as far as I concern Deison was a good musician from his early recordings and this cd (despite presenting a good amount of collaborations) testifies that again and again. He started as a dark ambient musician and he’s slowly evolving his style, both his last collaboration and this new work shows he’s experimenting to evolve his music. The majority of the tracks have a sort of quasi-electronic ecstatic feel. The sound definition is good, few sounds the reach the climax during the evolution of the track, drones, bleeps, guitar drones and synths have been used parsimoniously but with a hell of a taste. The atmosphere is melancholic but not depressive, it’s one of those recordings that demands a relaxed night listening. Deison is probably reaching his full blossoming period.

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NIGHT SESSIONS ON SOUNDSBLSB

Aptly named, this. Night Sessions by Cristiano Deison, ex of Meathead, is the perfect soundtrack to lying awake in the pre-dawn hours, listening to your breath rattling through your body and wondering about all those sudden, muffled noises outside. In its warm, amniotic pulse, its sudden outbreaks of unearthly effects and its relentless, subconscious, sentinel throb, Night Sessions spirits you straight to those twilight hours when your imagination is unmoored and the fantastical seems horribly or beautifully possible. Collaborating with friends and fellow artists including Scanner, Jim Coleman (Cop Shoot Cop,Phyler), and Franck Vigroux, Deison has crafted 13 tracks of uneasy yet dreamy listening. Influenced by Brian Eno, Throbbing Gristle and Nurse with Wound, the somnambulist likes of ‘Morning Blues’, ‘Sleepless Train’ and, in particular, the gorgeous 11 minute closing statement, Qualcose Do Morto, perfectly capture an aching, bleary-eyed sensibility, that sleep-deprived state where even a trip to the shops becomes a surreal voyage.
Of course, it goes without saying that this is stoner music par excellence, but if you steer clear of the reefer you shouldn’t be put off. Night Sessions is simply first class ambient music, and a beautiful way to spent an hour or so of your life, whether it be in the dead of night or a lazy afternoon.

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NIGHT SESSIONS ON BLACK ON LINE MAGAZINE

Vor meinem geistigen Auge erscheint ein dunkles Arbeitszimmer, vollgestopft mit Aufnahmegeräten und elektronischen Instrumenten. Vor dem Fenster in der Schwärze, nur von dürftigen Straßenlampen erhellt, ein Fabrikgelände, über das allenfalls ein paar struppige Katzen irren. Und im Zimmer, dessen einzige Lichtquelle der fahle Schein eines Computerbildschirms ist, sitzt mit rotgeränderten, müden Augen ein junger Mann namens DEISON, der fieberhaft bis in die frühen Morgenstunden elektronische Sounds zusammenbastelt.Dementsprechend introvertiert, minimalistisch und idiosynkratisch wirken die Klangzusammenstellungen auf DEISONs Album “Night Sessions”: Wie das elektronisch verfremdete Rascheln von Zweigen im Nachtwind, das verhaltene Gepolter auf dem leer stehenden Gelände vor dem Fenster, das Fiepen des Rechners, der in der Stille der Nacht Selbstgespräche führt. Das so entworfene Stimmungsbild ist mehr romantisch als bedrohlich, wenn auch vage düster. Ab und an schleicht sich der Ansatz einer Melodie in die Kompositionen, die genauso unauffällig bereits einige Sekunden später wieder daraus verschwunden scheint; lediglich anzitiert, als sei der Künstler vom eigenen Hang zur Musikalität leicht peinlich berührt. Spielt der Titel “Night Sessions” auf die Entstehungszeit der Stücke an, so verweist er auch gleichzeitig auf die ideale Zeit der Rezeption, sprich: das hier will auf jeden Fall in der Einsamkeit der Nacht gehört werden, in der es geboren wurde.DEISON, der unter anderem bereits mit SONIC YOUTHs Thurston Moore zusammengearbeitet hat, wird auf dieser CD von so unterschiedlichen Mitstreitern wie SCANNER, JIM COLEMAN und ANNEN BERG unterstützt. Die Kollaborationen, die auf “Night Sessions” zu hören sind, wirken dennoch niemals plan- oder wahllos, sondern gut durchdacht und ästhetisch anspruchsvoll. Sie fügen sich außerdem trotz Abwechslungsreichtum zu einem homogenen Klangbild zusammen. All das lässt diese Auswahl zu einer uneingeschränkten Empfehlung für den Liebhaber des Electronic Noise werden. 

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NIGHT SESSIONS SU DARKROOM

L’italiano Deison, autore di conclamata fama e lunga carriera, appronta un nuovo full-length confrontandosi con stili diversi, alla cui base rimane la passione per quell’ambient tipica di alcune sue vecchie produzioni. A tale variante va aggiunta la presenza di molti collaboratori, che danno all’album sfumature particolari e inaspettate facendo di ogni brano una storia a sé. Come spiegato dal titolo dell’opera, le tracce hanno in comune una calma oscura generata tramite sintetizzatori, leggeri drones e rumori minimali; tale singolarità diventa evidente soprattutto nei cinque pezzi messi a punto dal solo Deison, sorta di pacate colonne sonore che sfiorano tenui melodie segnate da derive glitch e sognanti audio-dilatazioni (“Qualcosa Di Morto”), in grado a volte di ricordare autori del calibro di Badalamenti (“Senza Spazio”). Nei restanti brani la matrice elettro-acustica diventa la partner ideale di tonalità diverse, che vengono unite per affinità o in contrasto alla calma di base. Vecchie tastiere e motivi di chitarra vanno ad aumentare la vena malinconica in “Hidden Orchestra” (realizzata con Jim Coleman), in “Black Light” (in coppia con Testing Vault) e in “Morning Blues” (assieme a Teardo). Ma è l’intensità uditiva di “Swans Crash Two Die”, assemblata ancora con Teho Teardo, a fornire il picco sperimentale e qualitativo dell’intero disco, grazie ad un accumulo di materiale acustico ed elettronico che viaggia in sincrono. Ulteriori variazioni arrivano coi cadenzati riverberi di “Bleeding Silence” (a cui partecipa Robin Rimbaud), con il glitch-noise in tono minore di “No Suggestions” (insieme a Franck Vigroux), con le fredde e sparute note di piano di “Empty Dreams” (in collaborazione con Philippe Petit) ed infine coi prolungati boati e la meccanica linearità di “Insomnia” (in coppia col duo Under The Snow). “Night Sessions” è una piccola prelibatezza per palati esigenti, costruita con l’esperienza e il gusto di un autore che conosce a fondo la sua materia e la perfeziona con l’ausilio di ospiti scelti. Raffinato.

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NIGHT SESSIONS ON DRONE MAILORDER

Excellent full album by this long active Italian project, somehow twisted old school ambient electronics meet with guitars, found sounds, glitchy arrangements.. 13 tracks full of variations but with a very own style, recommended if you like challenging 80’s/90’s ambient industrial electronics, created with today’s approach…

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NIGHT SESSIONS SU RUMORE

Su Silentes le Night Sessions di Deison, il quale assembla un trasognato e notturno radio-programma in tredici segmenti, con ospiti Jim Coleman, Teho Teardo, Scanner, Under the Snow e altri. Non una chill-out compilation di routine, bensi’ un variegato alternarsi di fluttuante deep dub downtempo, drone e glitcherie ambientali, scabri soundscape e minime trame techno, il tutto amalgamato con sapienza dai loop, field recordings e trattamenti elettronici dell’autore.

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NIGHT SESSIONS SU ASCENSION

Non c’é pericolo di “conflitto di interessi” se mi appresto a segnalare questo “Night Sessions” della mia “dolce metà” di Final Muzik; dovete sapere che, riguardo le sue uscite discografiche, il bel ex-Meathead mi tiene meticolosamente all’oscuro nella completa disinformazione fino a fatto compiuto. “E’ uscito il CD”, esordì settimane fa quando andai a trovarlo. “Quale CD?”, gli chiesi; “Il mio nuovo CD”, mi disse. “Un tuo nuovo CD? Cioé?”, gli chiesi; “Quello su Silentes”, chiosò magistralmente il buon Deison. Tornato nella mia tana dopo avergli sventolato bandiera bianca, ho subito ascoltato questo nuovo lavoro, composto da tredici pezzi che trovano il loro corso (come 
da indicazioni di copertina) “quando il suono é amplificato dal silenzio”. Non sapevo cosa aspettarmi: nuove intuizioni a svecchiare ambient e sperimentazione? Qualche balzo in avanti a ridefinire una moderna elettronica stanca di troppi “click’n’cuts”? Queste registrazioni sono, invece, il bypass per il commento a zone d’ombra e a sensazioni nate durante le ore notturne. Sin dai titoli, l’atmosfera é rivelata dalla presenza di silenzio che sanguina, di luce nera, di orchestre nascoste da ascoltare parlando sottovoce (“Speak Low”). Mancanza di spazio, la quiete grave di notti insonni: Deison rappresenta persino il nulla (“Anything At All”) e addirittura “Qualcosa Di Morto”. L’elettronica ambient di “Night Sessions” nasce da una sofferta contemplazione domestica ma, rispetto ai lavori precedenti, cerca maggiore comunicazione, spesso con sorpresa gettando un ponte verso l’ascoltatore con synths, drones chitarristici e decine di altre fonti sonore abilmente trattate per il progetto. Un campionario di suggestioni elettroniche senza luce che sembra opera di un’unica testa ma che si avvale, risultando così un lavoro ben più complesso, di alcuni ospiti che non potevano non lasciare un proprio segno: fra questi, il pluripremiato Teho Teardo, l’ex Cop Shoot Cop Jim Coleman, Philippe Petit, Scott Jackson (Annen Berg), Testing Vault e il progetto dello stesso Stefano Gentile di Silentes, Under The Snow.

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