DEISON/MINGLE
(CD, LP, Aagoo/Rev.Lab. 2014)
- Optnokinetic Reflex (Glassy Eyes)
- Everything Collapses
- Nessun Desiderio (Decimaction)
- Out of The Blue(Rain)
- Settled Apathy (Hospital)
- One Million Parsec From Your Sun
- An Estranged Perspective (Time Off)
- Static Inertia
The fourth entry in the REV. Lab series is Deison/Mingle Everything Collapse[d].
North-east Italy, late summer 2013: Cristiano Deison and Andrea Gastaldello (aka Mingle) meet online and begin to lay the foundations for what will be their first project together. Out of this comes Everything Collapse[d], an album centred around melancholy and desolation; a concept that does not leave much hope, forcing you to look within yourself. A foreign body coming from far away: sidereal matter which is about to implode; an object that has reached its limit. And everything collapses, swallowed up by itself.
Recorded and produced between Mingle’s Tower Home Studio and Deison’s 1st Floor Studio, Everything Collapse[d] is a perfect union of our two sounds: drones, field recordings and processed loops intermingled with disturbed rhythms, melancholy harmonies and piano chimes. A gloomy and dirty electronic sound that turns into an extremely evocative score which is full of pathos. A precise, precious and cosmic album… One Million Parsec From Your Sun.
REV. LAB.
In 2013 Bas Mantel began curating and designing the REV. Lab. series in collaboration with Aagoo Records -Alec Dartley-. The sound and tone of the label finds its inspiration in electronic, ambient, experimental, cinematic and abstract sound scapes/compositions. This series investigates the relation between the graphic translation of the music and its physical output .
Recorded and mixed by Andrea Gastaldello e Cristiano Deison. Mastered by Simon Balestrazzi.
Produced by Andrea Gastaldello, Cristiano Deison and Aagoo / Rev. Lab. Graphic design: Bas Mantel.
Daniele Santagiuliana vocals on “Failure” by Swans.
EVERYTHING COLLAPSE(D) ON A CLOSER LISTEN
Everything Collapse[d] is billed by Aagoo as “an album of melancholy and desolation”, and it ends in failure ~ to be precise, a faithful cover of Swans’ “Failure”. And yet, the album is intensely alive; intentional morbidity never sounded so good.
While listening, one appreciates the progression of the disc, which begins as an electronic work and descends – or one might say collapses – into a more internal work. The track sequencing is crucial, as it underlines the artists’ intentions.
“Optokinetic reflex (Glassy Eyes)” contains a pretty piano, but it also offers intelligent programming and short bursts of drone. At first, the tempo is kept softly, but as the bass drum takes over it turns louder, shifting from IDM to industrial. It’s not clear who is doing what, only that the two performers have managed to integrate their sounds particularly well. Had the album stayed in this vein, it would have been successful as a purely electronic work. Yet this is not what Deison & Mingle have in mind; they are more interested in creating a linear sequence. And so “Everything Collapses” removes the hard drum in favor of the soft, honoring the early instrumental excursions of haujobb; no one would mistake this for a dance track.
The album’s midsection sounds like the onset of depression, albeit a particularly active depression, a reflection of a mind in turmoil rather than in catatonia. Tempos slow like fading energy; the drums attempt to rouse themselves while being stared down by the black dog. Fragments replace melodies; notes become scarce. Fallen instruments languish in a pool of lethargy. “Settled Apathy (Hospital)” contains the clicking and humming of medical equipment, but no human noises; the bass echoes like a clarion. It’s too much; it’s all too much.
Is there hope in the sound of birds? Not when they are looped. The illusion of hope is present, but only like a long-lost transmission. The ventilator is working, but the patient is gone.
The album contains only one misstep: a “Psycho” sample in “Static Inertia”. The snippet of dialogue (“Mother isn’t quite herself today”) fights against the album’s concept, making it seem less universal; and the quote is so well known that it steals the attention from what would otherwise be an elegant ambient finale. “Failure” is more effective. Tackling a Swans song is a bold move, but Deison is an artistic contemporary, and Daniele Santagiuliana does a damn good Michael Gira impersonation. By doubling the length of the original track, the duo allows itself room for experimentation. In the end, everything collapses, but it’s been such a lovely fall. (Richard Allen)
EVERYTHING COLLAPSE(D) SU THE NEW NOISE
In chiusura di Everything Collapse(d) c’è la cover sorprendente di “Failure” degli Swans, come se i due autori lasciassero al signor Michael Gira la postfazione del loro libro, quindi una possibile chiave interpretativa a chi ascolta e un assist a chi scrive per creare subito il mood adatto con una citazione. Per inciso, a Daniele Santagiuliana, chiamato a interpretare il Gigante, non trema la voce.
Abbiamo già incontrato Cristiano Deison e Andrea Gastaldello (Mingle) lungo la strada. Il primo sembra aver fatto delle collaborazioni la propria raison d’être musicale (e i risultati lo premiano), il secondo – assieme ad Andrea Faccioli – ci ha stupito lo scorso anno con Dissangue, un disco aspro e rugginoso.
Everything Collapse(d) è una possibile sintesi delle capacità dei due sound artist italiani. L’album vive in una zona a metà tra sonno e veglia, che è il territorio dove Deison di solito viene a darci la caccia (sentire Night Sessions e Quiet Rooms). In questo contesto, gli interventi minimali di piano (quindi Gastaldello) colorano di malinconia l’insieme e lasciano come una sensazione di smarrimento. Altro aspetto significativo è la punteggiatura ritmica, somigliante talvolta al glitch, talvolta a qualcosa di più industrial, che spesso conferisce Everything Collapse(d) una certa spigolosità, spingendo l’ascoltatore attraverso l’ambiente immaginario creato dai due e sottraendogli ancora un po’ di luce, anche quando si tratta di quella fredda d’una stanza d’ospedale.
Un disco che lascia un’impronta riconoscibile e brucia il nostro spleen per alimentare il proprio sound, permettendo di fatto la più classica delle catarsi. A quante persone arriverà? Il fatto che stia sul catalogo Aagoo dovrebbe consentirgli di finire anzitutto negli stereo giusti, ma soprattutto di raggiungerne più di qualcuno anche fuori dall’Italia. Buona fortuna, ma non ce n’è bisogno.
EVERYTHING COLLAPSE(D) SU SENTIRE/ASCOLTARE
Partiamo paradossalmente dalla fine per introdurre questo Everything Collapse(d) e nemmeno dalla traccia conclusiva, quanto dalla ghost track, usanza che credevamo ormai abbandonata ma che in questo caso assume un senso: a comparire alla fine dell’album è Failure, rendition della swansiana nenia rilasciata da Michael Gira in White Light From The Mouth Of Infinity qui affidata alla voce profonda e misterica di Daniele Santagiuliana. Unico pezzo cantato, Failure rende però appieno le atmosfere che Deison e Mingle – il primo non nuovo a collaborazioni di un certo livello, a volte anche spiazzanti (da KK Null ai vari nomi coinvolti nel recente Night Sessions); il secondo noto a queste altezze per i suoi bellissimi lavori in solo – sono stati in grado di catturare facendo confliggere i propri mondi di partenza, in apparenza distanti l’uno dall’altro ma accomunati in questo disco da una sensibilità simile.
Da un lato quella para-industriale di Deison, tra fruscii, disturbi elettrostatici, screpolature del suono; dall’altro quella pianistica, cinematica, sognante e malinconica di Mingle; in mezzo quella affidata a Everything Collapse(d): inquietante e notturna, paranoica e a tratti sognante, visiva e visionaria ma tremendamente desolante. Dotata di quel romanticismo malsano e urticante che fu ed è degli Swans, e qui si chiude un primo cerchio, e di un amore per la soundtrack music più oscura e gloomy – giocate anche voi ad associare film o registi alle 8 tracce dell’album e mi saprete dire –, la musica creata dai due denota uno spirito avventuriero ma tendenzialmente monocromo, adagiato su una tavolozza da piena grey-area, segno di una maturità compositiva e di un immaginario di riferimento ben delineato. Non ci si stanca dell’ascolto, anzi ci si perde spesso sia nei minutissimi dettagli coi quali i due infarciscono le proprie composizioni, sia nel fluire equilibrato dei vari, evocativi, flussi sonori (ambient, droning, avant…).
L’album è il volume numero 4 di una delle più interessanti collane sperimentali di questi tempi: la Rev.Lab. Serie, collaborazione tra la Aagoo e il laboratorio di grafica Rev. Lab (a.k.a. dietro il quale si cela l’olandese Bas Mental, che si pone l’obbiettivo di indagare l’interazione tra “graphic translation of the music and its physical output”). In questo caso, come nel resto della serie, bersaglio centrato.
EVERYTHING COLLAPSE(D) SU SHERWOOD.IT
Il cedimento di una struttura”, l’implosione di una massa, è questo il concetto alla base della collaborazione tra Cristiano Deison e Andrea Gastaldello aka Mingle. Un concept album, appunto, basato su malinconia e desolazione, sulla rassegnazione che le speranze residue siano ormai poche e l’unica cosa sensata da fare sia guardarsi dentro. Tutto collassa, infatti, tutto è inghiottito da se stesso.
In “Everything Collapse(d)” trovano un perfetto equilibrio i due mondi sonori di Deison e Mingle: l’uno post-industriale, fatto di fruscii, rumori, interferenze e distorsioni, e l’altro onirico, lirico, cinematico, con interventi minimali di piano e movimenti ampi. L’atmosfera complessiva è notturna, vagamente paranoica e segnata dall’inquietudine, eppure concede qualche frammento di spazio al sogno e all’abbandono. I colori della tavolozza non sono molti, sono le mille sfumature a dare profondità e i dettagli a catturare l’attenzione dell’ascoltatore, portato a perdersi nel flusso delle composizioni elettroniche. Non ci si annoia, ma ci si perde in quest’universo desolato e buio, ampio e claustrofobico allo stesso tempo. Armonie malinconiche, field recording, loop processati che sorreggono una punteggiatura ritmica tendente alla schizofrenia, rintocchi di pianoforte, suoni metallici… Ogni elemento contribuisce a caricare di pathos queste tracce elettroniche.
A chiudere questo viaggio contemporaneamente cosmico e interiore, oltre la fine provvisoria dell’ultima traccia strumentale, è una preziosa e sofisticata ghost track: la cover di “Failure” degli Swans, unico pezzo cantato (dalla voce profonda e tenebrosa di Daniele Santagiuliana) e conclusione adeguata nell’intenzione e nella forza evocativa.
Ad arricchire il disco, l’artwork di Bas Mantel.
EVERYTHING COLLAPSE(D) SU SODAPOP
Pochi mesi fa un interessante articolo di Antonio Ciarletta su Blow Up, intitolato New Millenarism, prendeva in esame alcuni album capaci di cogliere lo spirito del tempo presente, tornando alla narrazione dopo gli anni della rinuncia dettata dal post-moderno. I lavori analizzati erano Tomorrow’s Harvest dei Boards Of Canada insieme ai più recenti dischi di Jer Moff e Paul Jebanasam, ma non dubito che, fosse stato già disponibile, anche Everything Collapse(d) avrebbe fatto parte del lotto.
Tutto collassa e su tutto ciò che è collassato aleggia la musica di Deison e Mingle, che non si limita a contemplarle le rovine, né ci vende visioni apocalittiche a buon mercato; ci racconta invece del dopo-crollo, descrive il paesaggio percorrendolo e forse indica una direzione. È utile dare qualche coordinata stilistica, per quanto vaga: l’elettronica che ha attraversato gli anni ’90, il post-industrial, un tocco di classica contemporanea; nulla di nuovo in sè, ma proprio il fatto che gli elementi conosciuti siano combinati in funzione del racconto, oltre a rafforzare l’idea che il collasso non sia un fatto eccezionale ma connaturato al sistema, conferisce loro un senso nuovo. Non ultimo, la pluralità di linguaggi è inoltre indispensabile se si vuole, come in questo caso, affrontare una realtà complessa come quella che stiamo vivendo. Quando apriamo gli occhi sulla scena il disastro è già avvenuto (ne trovate testimonianza nell’azzeccata grafica di Rev Laboratories): le ritmiche sintetiche e il piano di Optokinetic Reflex (Glassy Eyes) e la successiva e maggiormente sintetica Everything Collapses mostrano una lenta panoramica su un mondo in disarmo, dove dei rantoli rumorosi sono gli ultimi segni della società post-industriale e i battiti risuonano come contatori geiger. È Nessun Desiderio (Decimaction) che fa girare le cose: come in un brano Warp del dopo-bomba le percussioni si fanno via via più insistenti, un dub techno scheletrico sotto cui serpeggia un basso gorgogliante, a suo modo un segno di vita, l’idea che la marcia possa riprende, pur in mezzo a una distesa di rovine. Il suono, finora scuro e rumoroso, solo a tratti illuminato da una luce livida, si fa ora più malinconico e rarefatto, diviso fra una dimensione intima fatta di microsuoni e field recordings e momento di più ampio respiro (il piano poetico di Static Inertia) che sembrano indicare un lontano punto d’arrivo. Quando vi giungiamo, troviamo ad attenderci l’incredibile voce di Daniele Santagiuliana/dANi/ALvo alle prese con una sofferta Failure degli Swans: non c’è consolazione, ma l’esserci, il raccontare segna finalmente la volontà di tornare ad interpretare la nostra realtà. Era tempo.
EVERYTHING COLLAPSE(D) ON BABYSUE
Spooky strange stuff. This is the first collaboration between Italian artists Cristiano Deison and Andrea Gastaldello (also known as Mingle)…and it is one weird and trippy experience. We don’t really even know how to explain what this one sounds like. To quote directly from the press release that accompanied the album (someone deserves an award for these words), the album presents “…drones, field recordings and processed loops intermingled with disturbed rhythms, melancholy harmonies and piano chimes. A gloomy and dirty electronic sound that turns into an extremely evocative score which is full of pathos.” So…you can bet your best Sunday booties that you won’t be hearing these artists playing live on Ellen anytime soon (heh heh heh…). This stuff is decidedly hypnotic and surreal…sounding something like the soundtrack to a film that takes place on another planet. Even though we can’t come up with the right words to describe this music, we can say that it is…effective. These bizarre tracks evoke moods and feelings that are foreign and thought provoking. We love being challenged. And this is one challenging album. If you don’t like the stranger side of music you probably won’t care for this. But if you go for stuff that’s truly different…well then, we would highly recommend this one. Mentally absorbing and completely…odd. TOP PICK.
EVERYTHING COLLAPSE(D) SU RUMORE
EVERYTHING COLLAPSE(D) ON ADECOUVRIRABSOLUMENT
Est ce qu’il vous arrive encore de pleurer en écoutant de la musique. Je ne parle pas d’une chanson, les mots portent déjà en eux des traits de la souffrance, de la nostalgie de la tristesse. Non je vous parle de l’émotion du son, celui ci faisant résonner jusqu’à vos glandes lacrymales, celles ci ne pouvant se résoudre à laisser fermer le barrage de nos souffrances et émotions.
Christiane Deison et Andrea Gastaldello (alias Mingle) viennent de réussir cette performance. Les thématiques du disque ne laissant pas de place à la joie, au bonheur, celles ci oscillant entre l’effondrement, la perte ou encore la nostalgie. Mais entre la thématique et les textures sonores il y a un pas qu’il est souvent impossible de franchir, alors quand on y parvient c’est un pas de géant que nous faisons. Avec des sons captés (je ne pensais plus pleurer à chaude larme en entendant des oiseaux, mais ce sera le cas dans « One Million Parsec From Your Sun ») des drones, des boucles qui semblent là tout autant pour donner du liant que pour nous emporter avec elles, nos deux compositeurs font don de bien plus qu’un disque, on y entend un cœur battre. On y entend un piano qui pleur, on y entend un monde que nous ignorons, perdus que nous sommes dans la vitesse, on sent un frisson ultime et presque intime, que nous ne partagerons que si autour de nous la vie se fige, pour ne plus se détruire, s’effondrer, ou comme moi ici d’émotion. Emotion très forte.
EVERYTHING COLLAPSE(D) SU ROCKERILLA
EVERYTHING COLLAPSE(D) SU IYEZINE
De Italiaan Cristiano Deison (elektronica, effecten) is als artiest vooral bekend onder zijn achternaam Deison. Met zijn elektronische noiseproject is hij al sinds 1991 actief. Hij heeft diverse indrukwekkende releases afgeleverd die ergens tussen drones, ambient en experimentele muziek uitkomen. Hij werkt in het verleden onder meer samen met Philippe Petit, Teho Teardo, Lasse Marhaug, Thurston Moore en Jim Coleman (Cop Shoot Cop, Phylr, Here) en heeft inmiddels een aardige discografie opgebouwd.
Zijn landgenoot Andrea Gastaldello (piano, elektronica) beweegt zich doorgaan als Mingle, maar ook zijn eigen naam, meer in de IDM en minimal music gebieden.
Onder auspiciën van de Nederlandse grafisch vormgever Bas Mantel start het Amerikaanse label Aagoo ook het sublabel REV. Lab. (voluit Laboratories) met als doel om de relatie tussen de grafische vertaling van de muziek naar een fysieke output te vertalen. Hierop verschijnen al de imponerende werken van Philippe Petit & Friends, Connect_icut en Marcus Fjellström.
Het samenwerkingsverband tussen deze twee Italianen is de nummer vier in deze serie. Op hun album Everything Collapse(d) trekken ze alle registers open, waarbij ze elkaars muziek innig omarmen. Dat doen ze echter wel op duistere maar milde en redelijk toegankelijke wijze met een mengelmoes van drones, onrustige IDM-achtige beats, veldopnames, dark ambient, zachte industrial, loops en pianomuziek. Het resultaat hiervan is sereen, melancholisch en ook behoorlijk desolaat; het zal ook niet goed aflopen kan ik verklappen. Je ziet wonderschone ijsvlaktes waar enkel de damp van je eigen adem en enkele vogelgeluiden die de aanwezigheid van leven verraden. De muziek zou bepaald niet misstaan op de compilatie Ambient 4 Isolationism. Ze roepen wisselende associaties op met Paul Schütze, Thomas Köner, Hector Zazou, Vidna Obmana, Gas, The Black Dog, Brian Eno en Aphex Twin. Het is rustiek maar meeslepend en telkens van hangt er een unheimische spanning in de lucht, waardoor je nooit helemaal op je gemak bent. Dit geldt voor alle 8 ijzersterke composities die in totaal 45 minuten duren. De slottrack “Static Inertia” verbergt na 1,5 minuut stilte de bonustrack “Failure”, waarvan het origineel van de Swans is. Ik ben niet dol op verborgen tracks, maar deze vormt de industriële kers op de pudding en is door de andere sound terecht afgescheiden van de rest. De Italiaanse zanger/muzikant Daniele Santagiuliana (Pariah, Anatomy, Testing Vault) is hier te gast en weet met zijn stem akelig dicht in de buurt van Michael Gira te komen en heeft het nummer in 2012 zelf ook al eens gecoverd. De experimentele omlijsting hier is echter van een andere orde. In totaal weten ze er ruim 11 minuten durende versie van te maken. Het is één van de beste releases in de serie geworden en heeft ook beide artiesten naar een hoog niveau gedreven. Een intrigerend en meeslepend werk dat heel veel aan de verbeelding overlaat.
EVERYTHING COLLAPSE(D) ON CALEIDOSCOOP
ll quarto capitolo della serie Rev Laboratories della Aagoo Records è costituito dagli otto brani (più una ghost track) di questo Everything Collapse(d). Il disco, composto dagli italiani Deison e Mingle (qui alla loro prima collaborazione), si concentra su paesaggi sonori scuri, rarefatti ed evocativi, dando un ruolo centrale ad elettronica, field recordings e pianoforte.
Le note intense ed isolate di Optokinetic Reflex (Glassy Eyes) aprono il disco tuffandosi in un tranquillo e profondo mare di malinconia, lasciando che a proseguire siano gli echi in lento sviluppo (tra impulsi elettronici) di Everything Collapses e l’incedere trascinato (ma inesorabile) dell’arida e industriale Nessun Desiderio (Decimation). Out Of The Blue (Rain), tra drones, pianoforte e piccoli impulsi sonori, disegna algidi deserti artificiali, mentre i lenti vuoti di Settled Apathy (Hospital), riempiti da elettronica ronzante e ripetitiva, introducono il morbido e coinvolgente crescere della calda ed emotiva One Million Parsec From Your Sun. Il misterioso galleggiare di An Estranged Perspective (Time Off), infine, contrapponendo suoni acuti (pronti a disorientare) ad altri più cupi (necessari per definire la struttura stessa del pezzo), cede l’ultima parola alla solare leggerezza di Static Inertia e alla più che riuscita rivisitazione di Failure degli Swans (ghost track).
I due musicisti danno alle stampe un disco di indiscutibile qualità. Gli otto brani e una cover proposti, infatti, nonostante utilizzino un numero ristretto di suoni e strumenti, riescono a trasmettere una notevole varietà di emozioni e sensazioni. Perdersi in questo album è un’esperienza decisamente consigliata. Sono convinto che anche chi non è abituato ad ascoltare musica più sperimentale e ricercata, rimarrà colpito molto positivamente da questo lavoro.
EVERYTHING COLLAPSE(D) ON GONZO CIRCUS
EVERYTHING COLLAPSE(D) SU SOUND MAGAZINE
Questo disco mi è stato dato in mano dallo stesso Mingle. Mi pare una precisazione dovuta, in quanto ho catturato una conversazione tra Mingle e un amico/collega, che svelava un po’ di dettagli sulla realizzazione di questo disco e mi ha aiutato ad immergermi nelle sue dense atmosfere.
Ho sentito Mingle parlare di malinconia e di richiami industrial; diceva anche che la collaborazione con Deison è avvenuta grazie ad un’immediata sinergia, un’intesa quasi automatica, che se non fosse scattata subito, probabilmente questo disco non sarebbe mai nato, poichè questi tipi di lavori a due teste e quattro mani sono intensi e belli perchè spontanei.
Dopo vari ascolti, ritrovo la malinconia di cui parlava Mingle e anche tutti i “rumori” industrial, ma trovo anche suoni minimal, melodie stratificate nascoste in una sorta di “sottobosco”, individuabili in cuffia o con un ottimo impianto stereo.
So che parlare di colonne sonore quando si ascolta un disco strumentale (tranne l’ultima traccia, una bella cover di “Failure” degli Swans, cantata magistralmente e in modo struggente da Daniele Santagiuliana) è terribilmente scontato; eppure ascoltando questi brani a me sono venuti alla mente moltissimi scenari possibili, brevi storie da cortometraggio, tra fughe inquiete e momenti di stasi riflessiva. Credo che tutto questo sia possibile grazie all’enorme lavoro di fusione delle due “anime artistiche” di Deison e Mingle, che hanno saputo abilmente dare risalto ad entrambi i gusti e talenti con grandissimo equilibrio e la giusta (dis)armonia.
Tutto collassa, dicono loro. Io mi lascio volentieri collassare, cullata da questa musica, a braccia aperte, cadendo di schiena.
EVERYTHING COLLAPSE(D) ON BENZINE MAGAZINE
La dernière fois que nous avions entendu Deison, c’était pour Quiet Rooms, une oeuvre musicale construite à partir de sons glanés dans différentes hôtels et retravaillés ensuite. Le travail aboutissait à un matériel sonore entre musique concrète et textures électroniques. Avec lui, on est évidemment dans l’abstraction et l’expérimentation. Sur Everything Collapsed, co-réalisé par Aagoo records et Rev Laboraties, Deison rencontre un possible alter ego, Andrea Gastaldello alias Mingle. Au premier abord, la musique semble plus incarnée. Il faut dire que sur la moitié des morceaux, Mingle amène son piano « Keith Jarret impressionniste » dans cet univers électronique à la dérive (Optokinetic Reflex proche de Swod). Pour le reste, même sans piano, Everything Collapsed se détache de la musique concrète pour arpenter les voies d’un ambiant texturé, alliant fluidité et sonorités crades. De Aphex twin à Murcof, on a déjà connu ça mais, on est prêt à en reprendra bien une tranche car cela fonctionne totalement ; a fortiori quand on se plonge totalement dans l’album par une écoute confinée au casque. Peut-être car les deux électroniciens n’ont pas peur de laisser poindre leur sensibilité en dessinant des paysages plus cinématiques (One million parsec from). (4.0)
EVERYTHING COLLAPSE(D) ON HIGH LIFE
EVERYTHING COLLAPSE(D) ON KULTURTERRORISMUS
Innerhalb einer der bewegendsten Serien der Neuzeit, REV. LABORATORIES, die das US-amerikanische Label AAGOO RECORDS herausgibt, veröffentlichen CRISTIANO DEISON & ANDREA GASTALDELLO (aka MINGLE) ihre erste Kollaboration “Everything Collapse[d]”, deren spacig experimentelle Atmosphären Raum & Zeit vergessen lassen.
“Everything Collapse[d]” erscheint über AAGOO RECORDS in den Formaten Vinyl, CD & Digital, welche über das typische Grunddesign von BAS MANTEL verfügen, der die tontechnische Apokalypse mittels reiner schwarzweiß Gestaltung perfekt einrahmt.
Auch in Italien, woher CRISTIANO DEISON & ANDREA GASTALDELLO (aka MINGLE) stammen, steuert die Wirtschaft, das Sozialsystem, die Gesellschaft usw. dem Totalschaden entgegen – ein Situation, welche in den Bürger(-inne)n Gefühle auslöst, die die Herrschaften unter Garantie bei ihrer emotional berührenden Gemeinschaftsarbeit “Everything Collapse[d]” mitbeeinflussten.
Ambient/ Electronica/ Glitch trifft moderne Klassik, eine treffliche Kurzbeschreibung des packenden DEISON & MINGLE Soundtracks “Everything Collapse[d]”, dessen minimalistische und dennoch voluminöse Atmosphären von Anfang bis Ende Gefangen nehmen, wofür sich vor allem die hintergründigen Droneschleifen verantwortlich zeigen, auf die die Italiener elektronische Spielereien, Klavierklänge, leichte Beats usw. zur Akzentuierung streuten. Aus handwerklicher Sicht keine Riesensache, aber die Erschaffung der mitnehmenden Intensität definitiv, wovon DEISON & MINGLE’s “Everything Collapse[d]” eine gehörige Portion versprüht.
Anspieltipp? Insgesamt ein Fest für die Ohren, wenn sie/ er anspruchsvolle Elektronik mit experimenteller Note favorisiert, ansonsten…
Fazit:
Schlüssige Kollaboration auf höchstem Niveau definiert “Everything Collapse[d]” von DEISON & MINGLE punktgenau, dessen faszinierende Intensität auf ganzer Linie in den Bann zieht – meine absolute Empfehlung!
EVERYTHING COLLAPSE(D) SU ROCKERILLA WEB
Per la sezione sperimentale e minimalista dell’etichetta Aagoo, ossia la Rev Laboratories, ecco giungere un bellissimo capitolo ad opera di due menti dell’elettronica più dilatata e melanconica come Deison e Mingle. I due artisti italiani hanno unito le loro forze per un disco di ambient desolata in cui entrano in campo soffusi elementi glitch, poche quanto essenziali note di piano e un gusto per la ricerca sonora ed emotiva di un certo spessore. Le numerose esperienze accumulate in passato (Deison che già si è confrontato con KK Null, Thurstone Moore, Scanner, insieme cone Teho Teardo nei Meathead, mentre Mingle/Andrea Gastaldello ha già pubblicato diversi dischi) ora emergono perfettamente in questo ottimo episodio di otto evocative tracce di elevato spessore artistico, Glaciale quanto comunicativo.
EVERYTHING COLLAPSE(D) SU COOLCLUB
Musica per un viaggio interstellare, ossessioni da capsule spaziali perse in galassie lontane o atterrate su asteroidi misteriosi. Luoghi che non sanno di conosciuto ma di scoperta. Musica d’esplorazione non solo di mondi musicali esterni e lontani ma anche e soprattutto di mood interni, di meandri dello spirito che conoscono l’alienazione, l’ossessione e l’ipnosi. Preghiere laiche, mantra della solitudine, incontro di due anime musicali, quelle di Cristiano Deison e Andrea Gastaledello (aka Mingle). Un luogo neutro di lavoro come la rete ha fatto il resto, un non luogo dove prendere appunti musicali sospesi, dove ricevere e rispondere, un gioco di parti modernissimo ma che fa pensare alla tradizione epistolare, a tempi diversi e lunghe attese. Ed è il tempo, il ritmo, ciò che cattura subito in questo album, il suo essere dilatato quasi fino allo stremo lasciando entrare nelle sue maglie un’elettronica che sa di terra, di circuiti impolverati, come fossero segnali di un’astronave in avaria. E ogni tanto, come una speranza, la melodia di un piano a ricordarci che esiste la terra, l’uomo da qualche parte lì fuori. Un disco straniante, capace di astrarre e rapire l’ascoltatore.
EVERYTHING COLLAPSE(D) ON A THE ANSWER IS THE BEAT
Newest album by noise/drone vet Deison, in collab with Andrea Gastaldello (Mingle). Definitely far more active and dynamic than the previous Deison release on Aagoo, which was very bleak and droney and generally just sounded like standing next to a giant reactor. This one has glitch beats, processing, and pianos, and even some singing. The last track (“Static Inertia”) ends with a short period of silence, followed by a cover of “Failure” by Swans, featuring a vocalist named Daniele Santagiuliana who makes a very convicing M. Gira impersonator. Other than that, lots of buzzing textures, clicks and cuts, and crunchy, sometimes erupting beats and bass. “Everything Collapses” has a horn-like drone texture with its blips and clicks. “Nessun Desiderio (Decimaction)” has rumbling static and crackly, ground-shaking downtempo beats that could rival your favorite Modern Love artist (Demdike Stare, Andy Stott et al). “Settled Apathy (Hospital)” has bass-growly IDM beats, then drifts off into a hospital deathbed scene. “One Million Parsec From Your Sun” is a “staring at a vast star field” moment. “An Estranged Perspective (Time Off)” is more piano ambience with subtle glitch rhythms.
EVERYTHING COLLAPSE(D) SU MUSICA POPOLARE BLOG
Paranoia glaciale della mente. Un consiglio spassionato: prendetevi il vostro tempo ed ascoltate con cura e premura “Everything Collapse(d)” di Deison & Mingle. Ho bisogno di assaporare nuovi gusti, ho bisogno di bere acqua fresca, ecco perchè godo dell’electronica sperimentale di questo cd. Electronica di concetto subalterna a concetti esterni della mente. Claustrofobia allo stato puro, sinergie mal gestite e digerite, espressioni esorbitanti nel mondo capovolto di questi abili e sapienti artisti. Composizioni che combattono una guerra esacerbata e aperta. Tutto appare, apparentemente, svuotato in questi suoni, suoni perpendicolari e trasversali, molto simili ad incubi notturni. Il vorticoso ruotare di queste note sibilline rappresenta la bellezza sperticata di questo pericolante lavoro. Malinconia che prende alla sprovvista, spoglia ed improvvida secessione di un sound catartico e sublime. Loop continui e contigui per deraglianti elucubrazioni del senno di poi. Attenzione in quanto l’inverno è veramente alle porte.
EVERYTHING COLLAPSE(D) SU KATHODIK.IT
Evocativa e minimale collaborazione, quella fra Cristiano Deison e Andrea Gastaldello.
Notturna, malinconica e soffusa, dove le zanne noise, vengon riposte, per far spazio ad una vaporosa narrazione (lo guardo rivolto al buio sovrastante).
Freddi granuli cosmici, che avvampano al contatto con l’atmosfera.
Un leggero stridore, il bianco delle nubi ed ampie ambientazioni chiaroscurali.
In bilico fra silenzi protratti, reiterazione ritmico/materica e squarci di struggente melodia.
Il ticchettio di un gentile (esiste?), contatore geiger/emozionale.
Droni, loop, field recordings, lo sgocciolio di un piano.
Scie di vapore in dissolvenza, nell’azzurro di un cielo immobile.
Un raccolto scorrer cinematografico, che s’accende di nitido pulviscolo rilucente.
Una crepa nel terreno, qualche insetto circospetto a sgusciarne fuori.
Ogni movimento perfettamente coordinato.
Nascosta sul fondo, una riuscita Failure degli Swans, interpretata da Daniele Santagiuliana.
Resta la notte e l’invito seducente del tasto repeat.
EVERYTHING COLLAPSE(D) SU BLOW UP #191
EVERYTHING COLLAPSE(D) ON BAD ALCHEMY
Zuerst klingt Everything Collapse[d] (AGO072 / REV004) von DEISON & MINGLE noch ganz irdisch. Was gibt es Fluguntauglicheres und ans Haus Gebundeneres als ein Piano zu hinkendem Beat? Aber dann beginnen die Beats, schleifend zwar und knackend, auf Touren zu kommen und Schwingen auszufahren. Wenn hier unten alles zusammenbricht, sollte man den Orbit verlassen können. Es wird nämlich drastisch werden, drakonisch und willkürlich wie bei den alten Römern. Wer dann keinen Flug gebucht hat und doch nicht im Regen stehen will, dem bleibt nur das Kuschen aus Angst vor Dezimierung, wie es ‘Nessun Desiderio (Decimaction)’ andeutet, oder die Apathie von ‘Settled Apathy (Hospital)’. Andrea Gastaldello (aka Mingle) hat da sein Piano erstmal zugeklappt, es mischen sich nur noch elegische Drones zu knarrigen Wooshes und zuckend klopfenden Drum’n’Bass-Beats. Während die Welt auf der Intensivstation ihrem Ende zudämmert, bleibt nur noch, sich wegzuträumen – ‘One Million Parsec From Your Sun’. Da passt dann auch das melancholisches Piano wieder, das der Gentleman in Verona beim monoton durchpulsten ‘An Estranged Perspective (Time Off)’ klimpert, heillos entfremdet von den herrschenden Zuständen, deren Giftstrahlen ihr eigenes Tänzchen aufführen. ‘Static Inertia’ ist zuletzt mit seinen 17 ¾ Min. nochmal die Mise en scene des Ganzen, ein dunkler Augurenspiegel, vom Piano durchhallt und von Dröhnwellen. Ein Funkspruch wird aufgefangen, bleibt aber unverständlich. Dann Stille, beendet durch einen verzerrten Orchesterloop, dem eine nochmal verlangsamte Version von Michael Giras ‘Failure’ folgt (vom Swans-Album White Light From The Mouth Of Infinity): I, I’ve have been lonely, And I, I’ve been blind… In the null and void pit of failure. Ein ultimativer Dirge des Scheiterns. [BA 81 rbd]
EVERYTHING COLLAPSE(D) SU INDUSTRIAL (r)EVOLUTION
Sono sufficienti i cinque minuti di ‘One Million Parsec From Your Sun’ per comprendere la straordinaria portata di questo album. Lunghi droni, inserti acustici, lande desolate di smarrimento ed evocazione. ‘Everything Collapse(d)’ è esattamente questo. Cristiano Deison, dopo aver disegnato le rivoltose e luminose sarabande dei Meathead, ha preso confidenza con la costruzione di panorami glaciali e stranianti grazie ad una carriera ventennale pregna di collaborazioni e felici connubi artistici. Deison unisce qui le forze con il musicista mantovano Andrea ‘Mingle’ Gastaldello ed il duo drappeggia nove ambienti densi di una bruma esistenzialista densa e cupa come sanno essere le emozioni più profonde, quelle che sono in grado di mutare inspiegabilmente uno stato d’animo senza dare la possibilità di rendersene conto. Deison e Mingle lavorano al livello del subconscio, impiegando prezioso mestiere e tanta, tantissima ispirazione, riuscendo persino nell’ardua sfida di coverizzare gli Swans con una ‘Failure’ interpretata ottimamente a livello vocale dall’emozionante Daniele Santagiuliana.
Deison riprende qui il meglio degli insegnamenti tratti dalle sue ‘Quiet Rooms’ e porta le composizioni ad un livello ulteriore, ancora più profondo, ma al tempo stesso illuminate da sprazzi di luce. Mingle bilancia le partiture grazie a quell’approccio minimalista e documentaristico che gli permette di porre i giusti accenti nel momento migliore. Sovrintende su tutto Simon Balestrazzi. Non c’è bisogno di aggiungere altro: una delle migliori release di inizio anno. (Giovanni Rossi)
EVERYTHING COLLAPSE(D) ON KZSU STANFORD UNIVERSITY RADIO
This is a slow indulgent collection of bleak experimental, brought to us by the duo of Cristiano Deison & Andrea Gastaldello (Mingle) Superb blend of droney, loop driven electronica. All slower paced & all bloody good.
Like: Cabaret Voltaire, Rene Hall (LA Duo), Keith Le Blanc, The Cure (Carnage Visors). Great addition to KZSU. Loving them all.
No FCC’s (All Instrumentals / Apart from last track on the last track)
1) Optokinetic Reflex (Glassy Eyes (4.52) Sparse murmurs – delicate yet caustic. Picks up the beat halfway in. Head nodding ecstasy.
2) Everything Collapses (5.30) Deliberate & mesmerizing, throbbing slow beat with multiple layers.
3) Nessun Desiderio (Decriminaction)(6.14) The slow Joy Division-like opening builds to a decaying landscape soundtrack. Measured even paced isolation.
4) Out Of The Blue (Rain) (4.47) Piano led, interlaced with a droney backdrop sound. Beat keeps the pulse just about going. Pick of the bunch.
5) Settled Apathy (Hospital) (7.41) Footsteps set the scene, punchy beats with plenty of echo. The respirator still seems to be working at the end.
6) One Million Parsec From The Sun (5.17) Field recordings, a piano & a huge drone sound – With a few blips & blobs thrown in for good measure.
7) An Estranged Perspective (Time Off) (5.58) Even slower than the previous, similar set up, only with an unrelenting beat tearing away at you.
8) Static Inertia (17.43) One: All the best of the above, drawn out in a leisurely fashion. Static blips, piano drone, loops, effects & spoken word. Glorious. Fades out after 5.30 – Two: 6.30 – Whirlitzer / Merry-Go-Round style with heavy distortion on a loop. Three: 9.26 Neo folk influenced – Male vocals with a melancholy energy to it (Death In June / Harm Wulf)