Vai al contenuto

Everything Collapse(d) (Piano Versions)

DEISON MINGLE

(CD, Loud!/Final Muzik/St.An.Da.,2025)

01. Optokinetic Reflex (Glassy Eyes)
02. Everything Collapses
03. Nessun Desiderio (Decimaction)
04. Out Of The Blue (Rain)
05. Settled Apathy (Hospital)
06. One Million Parsec From Your Sun
07. An Estranged Perspective (Time Off)
08. Static Inertia

This is an unreleased and “lost” new album by Deison and Mingle conceived in 2014 /15 right after the recor- ding and the release of their debut collaboration-album Everything Collapse[d].
After the passing of Andrea Gastaldello (“Mingle”) in 2021 and founding these forgotten tracks led us to think that this work should have been listened to understand the essence of the original album.

Published by a co-production of three label who have released various works by the duo in the past (Loud!, Final Muzik and St.An.Da.), the work has been mastered by Eraldo Bernocchi in 2025.

released October 31, 2025.

“Everything Collapse[d]- piano versions” is a perfect union of our two sounds: drones, field recordings and processed loops intermingled with melancholy harmonies and piano chimes.
A gloomy and dirty electronic sound that turns into an extremely evocative score which is full of pathos.
A more ethereal, almost meditative release, playing with shifting textures and minimal tones.

from CD liner notes:
“A few months after making our first album together, (“Everything collapse(d)”, Aagoo records, 2014) Andrea proposed to me the idea of re-interpreting the pieces by stripping them of all the superfluous to leave only the “melodic” skeleton. A sort of reinterpretation of the album for solo piano and electronics. As usual, our fluent, spontaneous, and immediate way of working together led us to complete the work in a short amount of time and to plan a publication. The album was never published because at the same time we accumulated new material that was going to constitute the second chapter of our precious collaboration.Andrea has always been enthusiastic about these pieces which represent his musical ability and sensitivity. Through process of making records together with him, I’ve discovered a composer of the highest level, particularly enthusiastic about experimenting with me new musical ways, who advised me and inspired new ideas; for this I thank him and I dedicate this album to him.” Deison, 2025

From 2014 press-release:

“The album is intensely alive; intentional morbidity never sounded so good.” (A Closer Listen)

“This is a slow indulgent collection of bleak experimental, brought to us by the duo of Deison & Mingle. Superb blend of droney, loop driven electronica. All slower paced & all bloody good.”
(KZSU Stanford University Radio)

“Il vorticoso ruotare di queste note sibilline rappresenta la bellezza sperticata di questo pericolante lavoro”. (Musica Popolare)

“Non c’è bisogno di aggiungere altro: una delle migliori release di inizio anno”. (Industrial Revolution)


EVERYTHING COLLAPSE(D)-PIANO VERSIONS: SU VER SACRUM

Pochi giorni or sono stavo registrando la puntata settimanale del mio programma radio, in scaletta “Everything collapses”, brano scelto per presentare il disco di imminente pubblicazione che andiamo in questa sede ad approfondire. Non nascondo e nemmeno me ne vergogno, mi sono emozionato, la voce non mi saliva più dalla gola che si era serrata. Mi sono fermato un attimo, ad osservare lo schermo del pc, a lasciare che le note fluissero libere (stavo proprio ascoltando in sottofondo questo pezzo) nello spazio angusto del mio studio.

Può la Musica colmare l’Assenza? Sì, lo sappiamo, è vero. Ma stavolta questa qualità si è resa ancor più necessaria.

Alessandro “Mingle” Gastaldello si è staccato dalla Terra l’undici di agosto del 2021. Nel 2014 aveva unito talento, ispirazione, estro con un altro attento indagatore del suono, Cristiano Deison. Il risultato di questa perfetta unione fu “Everything collapse(d)”, pubblicato lo stesso anno da Agoo Records. Già nei mesi successivi Alessandro/Mingle manifestò l’esigenza, l’urgenza di risuonare/riproporre quel debutto, quegli stessi otto brani che ne componevano l’ossatura, in versione per solo pianoforte ed elettronica. Spogliandolo letteralmente di ogni granello di suono ritenuto superfluo, prosciugandolo fino alla sua più intima essenza. Iniziativa che pur troppo non ebbe seguito. Nel mentre altra musica si era creata, si era sviluppata per un eventuale secondo album. Poi, l’agosto del 2021.

È venuto però il momento di liberare, queste schegge di melodia compassata, di note sparse e sospese nell’aria densa, ovvero immerse in un liquido ancestrale. Deison lo fa con tatto, con misura. Con Rispetto. Everything collapse(d) – Piano Versions è il suono lieve della Terra, quello meccanico di un macchinario in lontananza, quello impalpabile del distacco dalla materia, dell’ascesa ad un qualcosa che è troppo grande, immenso, troppo potente per poter essere definito. (LINK)


EVERYTHING COLLAPSE(D)-PIANO VERSIONS: SU SODA POP

“Pochi mesi dopo aver realizzato il nostro primo album insieme (“Everything collapse(d)”, Aagoo records, 2014) Andrea mi propose l’idea di reinterpretare i brani spogliandoli del superfluo, lasciando solo lo scheletro melodico. Una sorta di reinterpretazione dell’album per soli piano ed elettronica. Come al solito, la maniera fluente, spontanea e immediata di lavorare insieme ci portò a completare il lavoro in pochissimo tempo e a programmarne l’uscita. L’album non fu mai pubblicato perché, nello stesso periodo, avevamo accumulato nuovo materiale che sarebbe andato a costituire il secondo capitolo della nostra preziosa collaborazione.” Questa – dalle note di copertina vergate da Deison – è la genesi di Everithing Collpase(d) – Piano Version, che finalmente vede la luce – su tre etichette per le quali il duo aveva pubblicato – a quattro anni dalla scomparsa di Andrea Gastaldello/Mingle.
Credo che, per parlare di quest’album, ci siano solo due modi: contestualizzarlo nel momento in cui è stato creato, mettendolo in rapporto col modello di partenza, oppure considerarlo un lavoro a sé stante, calandolo nell’oggi. Qualcun altro, ne sono certo, intraprenderà con assoluta competenza la prima strada, ma, personalmente, scelgo di considerare questo disco la chiusura del cerchio, l’atto che riporta la collaborazione Deison/Mingle a un diverso inizio e che ci permette di ascoltarlo con orecchie vergini.
Da un punto di vista puramente stilistico siamo nell’ambito del minimalismo, coi suoni di piano come sospesi su un abisso di silenzio, con solo l’elettronica a sostenerli, ma è dal punto di vista espressivo che questa versione di Everything Collapse(d) ci parla in modo particolare: lo fa andando a toccare corde profonde alle quali arriva proprio grazie all’essenzialità del suono, senza possibilità di fraintendimenti.
Fin dall’iniziale Optokinetic Reflex (Glassy Eyes), con un piano rarefatto e gli sfrigolii elettronici progressivamente più invadenti, si chiarisce la logica sulla quale si regge il disco: lo strumento acustico crea le melodie mentre i suoni di sintesi, mai accessori, le valorizzano, ora assecondandole, ora disturbandole. Quello che ne esce è un’opera che dà l’impressione di cambiare di senso alle composizioni che l’hanno originata: Nessun Desiderio (Decimaction), col suo fraseggio insistito a cui si sovrappone un motivo dilatato, muta sull’onda delle pulsazioni elettroniche e prima trasmette una tensione febbrile, poi esplode in una melodia gioiosa, come a suggerire che la privazione possa essere la chiave per la felicità. Oppure Out Of The Blue (Rain) dove i tocchi di piano rarefatti, adagiati su una base noise, prendono via via una forma più solida che inizia a incedere sicura assecondata dai battiti sintetici e ci guida verso la serenità che c’è oltre la tristezza. E ancora Settled Apathy (Hospital), con un bip insistito che, da subito, si prende la scena, ingabbiando i suoni gravi e le note bellissime e tristi del piano, ma che alla fine è costretto a eclissarsi, vinto dalla forza insistita della melodia.
Sono solo alcuni esempi di un lavoro nel quale la malinconia, pur presente, non finisce mai per prevalere, perché un altro è il senso profondo che lo anima: questa Piano Version, che il tempo trascorso ha spogliato del superfluo, nella sua assoluta purezza sa farci vedere, attraverso il suono, l’essenzialità del reale, con la chiarezza e la consistenza di un cristallo duro e lucente che i tocchi dei martelletti sulle corde con tanta forza evocano.(LINK)


EVERYTHING COLLAPSE(D)-PIANO VERSIONS: SU RUMORE